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Dott.ssa

Monica Cappello

Psicologa Sessuologa

Torino

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Tel. 3397712301

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E-mail: mcappello@libero.it 

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Studio: 

Via Piffetti 33/C - Torino

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E' possibile prenotare colloqui di sostegno psicologico online (tramite videochiamata WhatsApp)

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Monica Cappello​

Laurea in Psicologia Clinica - Anno 1999
Diploma di Consulente in Sessuologia Clinica - Anno 2004
Ordine Psicologi Piemonte n. 3349

Consulente per le Riviste TUTTO SALUTE, TOP SALUTE e VIVERSANI&BELLI
Autrice di numerosi articoli per importanti siti web di salute come MEDICITALIA.it
Consulente del Canale Salute de LASTAMPA.it
Consulente della Sezione Salute del DIARIODELWEB.it: Rubrica IL PARERE DELLA SESSUOLOGA, attraverso interviste e videointerviste
Autrice per GLOBE TODAY'S.com

Pubblicazioni:
 "Vita affettiva e sessuale nei paraplegici" - Dicembre 2015 (Gruppo Editoriale GEDI)
"Brevi racconti erotici" - Giugno 2016 (Gruppo Editoriale GEDI)
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Monica Cappello Sessuologa Torino
About

Trattamento delle Disfunzioni sessuali maschili e femminili

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Eiaculazione precoce, Disfunzione erettile, Eiaculazione ritardata, Anorgasmia, Vaginismo, Dispareunia, Calo del desiderio

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CONSULENZA SESSUOLOGICA

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La consulenza sessuologica offerta dalla Dottoressa Monica Cappello, è basata sul modello integrato della Scuola Superiore di Sessuologia Clinica di Torino: attraverso i colloqui individuali e/o di coppia, si prendono in considerazione sia aspetti psicologici che organici, con l'obiettivo di inquadrare la difficoltà presentata, nel modo più esaustivo possibile, per delineare così i probabili ambiti d'intervento.

 

Il primo colloquio è dedicato ad un inquadramento iniziale delle problematiche esposte, per individuare il tipo di lavoro e percorso, da compiere con la persona, allo scopo di chiarire, attraverso una collaborazione psicologo-paziente, la situazione problematica, per individuare e potenziare le risorse disponibili, e reperire nuove chiavi di lettura e strategie.

 

DISTURBI SESSUALI

La sfera sessuale è tra più complesse dell'essere umano: la sessualità permea tutta l'esistenza, fino a confondersi con la vita stessa.

E' per tale ragione che, una difficoltà in questo ambito può originare profonda frustrazione e sofferenza, con conseguenti ripercussioni sulla qualità della vita, in generale.

 

Le problematiche inerenti alla sfera sessuale possono essere molteplici:

difficoltà nel rapportarsi con la propria femminilità o mascolinità,

dubbi o perplessità circa il proprio orientamento sessuale,

disturbi legati al desiderio sessuale (calo o eccesso del desiderio),

disturbi legati all'eccitazione sessuale (scarsa lubrificazione, dolore pelvico, difficoltà di erezione),

disturbi legati alla fase dell'orgasmo (assenza dell'orgasmo, problematiche legate all'eiaculazione),

disturbi legati al piacere sessuale (sessualità non soddisfacente o percepita come problematica),

masturbazione eccessiva e compulsiva,

dipendenza dalla pornografia...

 

La consulenza sessuologica mira a prendere in considerazione questa gamma di disturbi, in modo da chiarire, attraverso il lavoro con il paziente, quali strategie adottare per migliorare il proprio benessere sessuale.

La consulenza sessuale può rivolgersi al singolo, ma anche alla coppia.

ORGASMO FEMMINILE

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Sono molte le donne che soffrono di ANORGASMIA, cioè dell’impossibilità a raggiungere il piacere durante la penetrazione (circa il 70%). Molte di esse, riescono ad arrivare all’orgasmo, stimolandosi contemporaneamente il clitoride, durante il coito.

 

Ecco alcuni aspetti da non sottovalutare, per imparare a godere pienamente, con il proprio partner.

 

Innanzitutto, è importante crederci: l’orgasmo femminile è possibile! Le donne devono, però, imparare a conoscere bene il proprio corpo e l’organo genitale, attraverso la stimolazione autoerotica e l’utilizzo delle fantasie erotiche. Durante il rapporto sessuale, devono essere libere da pensieri negativi e dall’ansia da prestazione, provando la posizione che stimola maggiormente il clitoride (LEI SOPRA), e muovendosi avanti e indietro, strofinando il clitoride sul pube dell’uomo, e pensando a qualche immagine fortemente erotica. Cerchiamo di dimenticare quello che, erroneamente, è definito ORGASMO VAGINALE! L’orgasmo è unico e viene innescato sempre dalla stimolazione clitoridea, dalle piccole e grandi labbra, e dall’introito vaginale. Un altro aspetto fondamentale è che dopo i preliminari, è necessario passare alla penetrazione, solo se si è ad un livello alto di eccitazione, proprio per diminuire il tempo necessario all’innescarsi del riflesso orgasmico.

 

Proviamo gli ESERCIZI DI KEGEL: sono i celebri esercizi che rinforzano le pareti della vagina e i muscoli pubococcigei. E’ molto utile “esercitarsi” durante il giorno, magari mentre si lavora o si guida: infatti possono aiutare a rafforzare il piacere sessuale. Già nel giro di un solo mese, è probabile che i momenti di intimità con il partner svelino piacevoli sorprese!

I muscoli che devono essere allenati sono quelli pelvici e perineali.

L’esercizio può essere eseguito più volte al giorno, in qualsiasi luogo.

Le prime volte si può provare da sedute, su una sedia, con il bacino rivolto in avanti, per sentir lavorare bene i muscoli. Se vengono mossi bene e ritmicamente, è possibile provare un intenso piacere fisico. Si può provare a fare una serie di 10 contrazioni, velocemente, oppure contraendo i muscoli vaginali per più secondi, per poi rilasciare.

Questo movimento è utile anche per imparare a stimolare in modo appropriato il pene, durante la penetrazione.

 

Evitiamo di FINGERE!

Sono molte le donne che per paura di deludere il partner, fingono l’orgasmo, ma in questa maniera si innesca un meccanismo negativo, automatico, che conduce la donna a vivere il rapporto senza interesse e con frustrazione. Parlarne con il partner, esprimendo quali sono i propri pensieri e le difficoltà, spiegando quali sono le cose che piacciono maggiormente, e che magari si ha bisogno di preliminari più lunghi, è il primo passo per una maggiore intesa sessuale.

 

Nell’immaginario comune, la MASTURBAZIONEautoerotismo, sembrerebbe una pratica prettamente maschile. Le donne, infatti, hanno subito per secoli divieti e censure, ma avere una buona conoscenza e confidenza con le proprie zone erogene è il presupposto fondamentale per avere un’ottima vita sessuale. La stimolazione autoerotica, infatti, è una prerogativa fondamentale per imparare a conoscere la propria vagina. Solitamente le donne che non si masturbano (a causa di tabù, o perché “non ne sentono l’esigenza”), e che non hanno fantasie erotiche, hanno più difficoltà a raggiungere l’orgasmo durante il rapporto. Non abbiate timore! Provate a chiudere gli occhi, immaginando qualcosa di eccitante, iniziando a stuzzicare e a sfiorare il clitoride, le labbra e l’introito vaginale: proverete sicuramente una piacevole sensazione…

 

I PRELIMINARI, intesi come carezze, masturbazione e sesso orale, sono da tenere sempre in considerazione, per una maggiore intesa con il partner, e per arrivare al momento della penetrazione con il giusto livello di eccitazione e la giusta lubrificazione vaginale. Questo aiuta a non avere fastidi/dolori durante il coito e a raggiungere l’orgasmo più velocemente.

Provate a spiegare al vostro partner come vi piace essere toccate. Guidate la sua mano nei punti e nelle zone erogene, modulando la velocità dei movimenti: lo aiuterete a trovare la strada più corretta per stimolarvi efficacemente. Se notate che lui tende a saltare i preliminari, parlategli, facendogli capire che una penetrazione troppo frettolosa, non vi aiuta a creare la giusta atmosfera.

 

Un altro aspetto fondamentale è l’utilizzo delle FANTASIE EROTICHE: l’immaginario erotico, se ben sviluppato, aiuta moltissimo ad innalzare il livello dell’eccitazione, scatenando intensi orgasmi. Lasciamoci andare completamente! Immaginare scene erotiche con uno o più uomini, con un’altra donna, o di masturbarsi mentre qualcuno ci guarda, non è sinonimo di perversione, ma è uno stimolante gioco della mente, che diventa ancora più intrigante, se si “gioca” con il partner a letto…

CALO DELLA LIBIDO E DISFUNZIONI SESSUALI MASCHILI

Il desiderio o libido è il primo stadio della risposta sessuale ed è legato all’attrazione sessuale.

Alla libido seguono poi altre tre fasi della funzione sessuale maschile:

  • l’eccitazione con erezione,

  • l’eiaculazione con orgasmo,

  • la risoluzione del processo erettile.

 

Il livello della libido, fisiologicamente, è correlato a quello degli ormoni androgeni (testosterone) circolanti nel sangue e solitamente quest’ultimo si mantiene entro valori adeguati a sostenere la libido, fino alla senilità.

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Le cause della riduzione della libido sono molteplici:

  • dei fattori psicosessuali evolutivi, motivazionali e relazionali nella coppia,

  • la depressione,

  • l’ansia da prestazione,

  • l’utilizzo di psicofarmaci,

  • cause organiche

 

Lo stress cronico in ambito sia lavorativo che familiare è una delle cause principali per cui sempre più uomini, anche giovani, si rivolgono al medico andrologo, e/o allo psicologo esperto in Sessuologia, lamentando scarso appetito sessuale.

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Esistono anche cause endocrinologiche: l’ipertiroidismo è associato ad un calo della libido nel 70-80% dei casi, ma anche i pazienti con ipotiroidismo lamentano perdita del desiderio e dell’erezione.

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Anche un eccesso di prolattina (iperprolattinemia) nel sangue provoca frequentemente calo del desiderio e perdita dell’erezione.

Inoltre, molti farmaci usati per varie patologie, possono interferire negativamente sul desiderio sessuale, ma il paziente non deve sospendere un farmaco o ridurre il dosaggio, senza parlarne con il medico che ha prescritto la cura!

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Cosa fare quando manca la libido?

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È importante rivolgersi allo specialista Andrologo, che dovrà valutare se si tratti di una patologia organica (ormonale, vascolare, neurologica) oppure se è presente un disturbo psicogeno.

In molti casi, la disfunzione erettile è associata anche in caso di cause organiche, a fattori psicologici che amplificano e mantengono il deficit sessuale stesso.

In primo luogo, è necessaria una visita degli organi genitali esterni ed interni (prostata) e, successivamente, lo specialista potrà consigliare esami ematologici (prolattina, testosterone, glicemia, colesterolo).

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Se la causa organica viene esclusa, è necessario rivolgersi ad uno Psicologo - Esperto in Sessuologia Clinica, per valutare un percorso terapeutico, nel quale approfondire le dinamiche presenti nella coppia, lavorando sulla gestione e la riduzione dell’ansia da prestazione.

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